Muti davanti all’orrore
Solo che questa volta sulla spiaggia, abbiamo personalmente a che fare con quello che è accaduto. Semplicemente, senza giri di parole: eravamo tutti presenti. Abbiamo visto come si muore. D’improvviso siamo informati immediatamente. Non possiamo far finta che lo spazio annulli il tempo. Non c’era il mare aperto, la remota, indecifrabile “zona sar’’, il cavillo delle acque territoriali, l’eterna scorciatoia della “emergenza’’. .. Non c’era l’ipocrisia del non vedere che assolve meglio di una medioevale indulgenza. Siamo rimasti a guardare muti per l’orrore mentre il mare uccideva. E ci siamo accorti che in dodici anni non abbiamo fatto niente. Siamo fermi con indecente impotenza alla domanda a cui non riusciamo a dare risposta: già, che cosa avremmo potuto fare?
LA STAMPA
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