Conto corrente, tutte le mosse per scegliere: ecco il più conveniente

Dario Murri

Servizio in continua evoluzione, in alcuni casi misura del nostro patrimonio anche per lo Stato (visto che, ai fini della determinazione del nostro ISEE concorre anche la giacenza media annuale sui nostri conti), il conto corrente è un servizio finanziario che permette di gestire la nostra liquidità compiendo delle operazioni di accredito e di addebito del conto.

Chi apre un conto corrente ha la possibilità di effettuare bonifici, addebitare utenze e pagamenti ricorrenti come le bollette, prelevare i soldi dal conto presso lo sportello tramite carta di credito o debito. Per le nuove regole europee studiate a tutela degli utilizzatori di servizi di pagamento, il conto corrente bancario è considerato una tipologia, tra le altre, di conto di pagamento.

Diversamente dai conti correnti, i conti di pagamento, possono essere gestiti anche da operatori diversi dalle banche, come le Poste, gli istituti di moneta elettronica (IMEL) e gli istituti di pagamento (IP). Ogni conto corrente ha un suo codice identificativo o IBAN (International Bank Account Number), che identifica in maniera esclusiva il conto corrente e l’intermediario che lo gestisce, permettendo di rendere agevole ogni transazione finanziaria in ambito nazionale e internazionale.

Quali sono le tipologe di conto corrente

Quando si va a scegliere il conto corrente più adatto per la gestione del proprio denaro, è importante considerare bene per quali finalità verrà utilizzato. Esistono diverse tipologie di conti correnti, che vanno dal conto corrente base (operatività limitata a costo ridotto) ai conti con funzionalità avanzate e costi più elevati. Vediamo le più diffuse e le loro peculiarità.

Conto ordinario: è il cosiddetto conto a consumo, in cui le spese variano a seconda dal numero di operazioni effettuate: più operazioni si fanno, più si spende.

Conto di base: consente un numero limitato di versamenti, prelievi e bonifici ed è gratis per i pensionati che percepiscono fino a 18.000 euro all’anno e per chi ha un ISEE inferiore a 11.600 euro. Chi necessita di più libertà nell’utilizzo del conto può valutare un conto corrente tradizionale, o uno online. I vari prodotti proposti dalle banche variano per il canone richiesto, le commissioni addebitate per le operazioni sul conto e per l’insieme dei servizi inclusi.

Conto corrente a pacchetto, che aggiunge alla normale operatività del conto funzionalità aggiuntive e ad hoc. Una soluzione interessante se si gestiscono molti servizi diversi con la stessa banca (investimenti sul mercato finanziario, assicurazioni, o altro).

Se si vuole risparmiare, si può optare per un conto corrente online, da gestire in autonomia tramite il servizio di home banking. Un conto da aprire e gestire online permette una maggiore flessibilità rispetto a un conto da aprire e gestire allo sportello. Inoltre, in caso di necessità pratiche o emergenze, diverse banche online dispongono di sportelli “fisici”.

Attenzione anche a considerare eventuali limiti al numero di operazioni che possono essere fatte sul conto. Normalmente, nei conti più economici e in quelli a canone zero esiste una soglia fissata dalla banca, superata la quale non è più possibile effettuare operazioni, o vengono addebitati costi extra.

Cosa guardare per scegliere il servzio migliore

Altri fattori importanti da considerare nel valutare i diversi conti correnti sono le condizioni poste dalla banca per accedere a un fido, e se è previsto il rilascio gratuito (o a pagamento) di carte di debito o di credito.

Può convenire anche verificare se la banca permette di aprire un conto corrente con funzione di conto deposito (che non ha strumenti di pagamento, ma ha l’unico scopo di far fruttare interessi elevati sul patrimonio investito) o se prevede versioni più indicate per anziani, giovani o attività professionali.

È comunque sempre utile chiedere più preventivi a diverse banche e confrontare le varie offerte.

Cambiare spesso conto corrente, approfittando delle offerte elaborate di volta in volta dalle banche può servire a risparmiare o ad avere sempre accesso a servizi in linea con le proprie esigenze. Considerate che la spesa per il conto corrente cresce di anno in anno e a pagare di più, spesso, è chi ha aperto il conto da più tempo.

La banca deve fornire l’Indicatore Sintetico di Costo

Usare un comparatore di conti correnti (ce ne sono diversi online) permette di farsi un quadro completo delle diverse proposte sul mercato. È possibile valutare i punti di forza e le caratteristiche distintive di ogni prodotto, così da farsi un’idea della sua effettiva convenienza. Un altro elemento utile per individuare il conto corrente più conveniente per noi è costituito dall’ ISC o Indicatore Sintetico di Costo dei conti correnti che hanno superato la prima fase di selezione. Si tratta di un documento fornito dalla banca che riporta una sintesi dei costi annui del conto, calcolati sulla base di vari piani di utilizzo.

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