Arriva il soccorso Ue: 500 milioni per corridoi umanitari

La presidente Ue sposa un altro cavallo di battaglia del nuovo governo: «La Commissione sta lavorando a stretto contatto con gli Stati membri per intensificare la cooperazione con i principali partner del Nord Africa (…) Nella programmazione dei fondi Ue quest’anno daremo ancora una volta la priorità a questo lavoro, con particolare attenzione alla Tunisia e all’Egitto.

Forniremo inoltre ulteriore sostegno alla gestione delle frontiere marittime della Libia, alle capacità di ricerca e soccorso e intensificheremo le azioni complementari per rafforzare il controllo delle frontiere terrestri con l’Egitto».

Von der Leyen affronta anche il tema della ricerca e soccorso senza mai citare le Ong. «La Commissione ha rilanciato il gruppo di contatto europeo per la ricerca e il salvataggio» scrive, che «offre un forum per promuovere la cooperazione e il coordinamento tra le autorità nazionali e sono stata lieta di sapere del forte impegno dell’Italia». A parte un cenno sul coinvolgimento maggiore degli «stati di bandiera interessati» utilizzati dalle navi recupera migranti che scorrazzano davanti alla Libia manca una posizione ferma e decisa sule Ong e il loro effetto calamita.

IL GIORNALE

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