Amburgo, un ex testimone di Geova dietro la strage nel tempio: otto morti nella notte dell’orrore
Dopo aver invitato la popolazione a restare chiusa in casa, la polizia ha lanciato una gigantesca caccia all’uomo ed evitare altre vittime. Ma nel corso della notte anche questa certezza è andata sfumando. Il sospetto è che l’autore della strage possa essere appunto rimasto nascosto nell’edificio. Il portavoce delle forze dell’ordine ha aggiunto che «quando la polizia è stata allertata siamo intervenuti molto velocemente perché eravamo vicini al luogo del fatto». Arrivati in chiesa gli agenti hanno udito ancora uno sparo. Al piano superiore dell’edificio è stata intercettata una persona che non si esclude possa essere il responsabile o uno dei responsabili. Ma «anche questo non è ancora chiaro», ha continuato il portavoce, sottolineando che le verifiche erano ancora in corso.
Il movente
Sul movente, a tarda notte, era il buio assoluto. Il fatto che sia stato preso di mira un movimento religioso ha fatto subito sospettare che si trattasse di un atto di terrorismo, forse di matrice islamista. I Testimoni di Geova sono chiamati in Germania bibelfoscher, cioè studenti della Bibbia, ma finora non erano mai stati presi di mira dall’estremismo jihadista. In Germania i testimoni di Geova sono quasi 200.000, una delle comunità più grandi in Europa.
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