Wagner contro Crosetto sul tema migranti: il ministro aveva accusato il gruppo dell’aumento degli sbarchi
E quello della milizia Wagner, che in Ucraina combatte per conto del Cremlino, è un ruolo che in un giorno torna per ben tre volte sulla bocca di altrettanti esponenti del governo. Ne parlano, della milizia che ha una forte presenza anche in Libia e diversi Stati africani, anche i ministri della Difesa e degli Esteri, Guido Crosetto e Antonio Tajani. Quello di Crosetto è un vero e proprio allarme: «Mi sembra che ormai si possa affermare che l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner e i suoi mercenari stanno attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni Paesi africani». Il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, risponde dal fronte dando dello «str…» al ministro italiano e affermando che la sua milizia non si occupa di queste cose. Anche Angelo Bonelli, dei Verdi, entra in collisione verbale con Crosetto, che «dovrebbe vergognarsi a fare queste insinuazioni». Oggi a Bruxelles potrebbero arrivare nuove misure sui rimpatri e sul mutuo riconoscimento fra i 27 Stati delle decisioni di ciascun Paese su questo tema.
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