Pd, il mondo tutto nel barcone: dei macellai che menano a vuoto

Alessandro Sallusti

Che prova a fare un pugile sul ring? Beh, il massimo per lui è chiudere all’angolo l’avversario e iniziare a riempirlo di botte sperando di vederlo andare al tappeto. Ed è esattamente quello che sul ring della politica spera di fare il Pd con il governo: picchiare duro e a raffica parlando solo di immigrazione, barconi, barconi, immigrazione, morti, naufragi, naufraghi, morte come se non ci fosse un domani al di fuori di quel problema che per carità è un problema serio con risvolti drammatici ma non è il primo problema degli italiani.

Ed è per questo che per quanto menino come macellai da mattina a sera i colpi vanno a vuoto: l’ultimo sondaggio reso noto ieri sera da Enrico Mentana dice chiaramente che tutto ’sto agitarsi non ha neppure scalfito il consenso degli italiani nei tre partiti che formano la maggioranza e quindi nel governo. Il quale governo, nel frattempo, porta a casa un risultato importante in Europa quale è il sostanziale congelamento – di fatto un rinvio sine die – di quella assurda idea di bloccare la produzione di auto a combustione dal 2035 che tanto male avrebbe fatto alla nostra industria e alle nostre tasche.

È ormai inutile ripetere che la più grande strage di clandestini degli ultimi anni è accaduta sotto il governo Pd di Enrico Letta, tempo perso ricordare che in dieci anni di governo quasi filato la sinistra non ha cavato un ragno dal buco nero che è il fenomeno immigrazione. Niente, tu dici queste cose e loro giù a picchiare. Uno dice: un attimo di tregua che qui è fallita una grossa banca americana e c’è il rischio si riapra una crisi economica planetaria tipo quella del 2008.

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