Napoli, sette arresti per la guerriglia con gli ultrà dell’Eintracht. Devastato il centro della città

Scontri tifoserie a Piazza del Gesu

Napoli-Eintracht, scontri tra tifoserie a piazza del Gesù

La protesta dei commercianti

Gli ultrà tedeschi hanno infranto le vetrate dei locali, divelto i gazebo di ristoranti e bar e scaraventato sedie, tavolini e fioriere contro il massiccio cordone delle forze dell’ordine; mentre gli altri violenti, costretti ad indietreggiare lungo la strada, hanno dato fuoco ad una vettura della Polizia, danneggiandone altre due. «Non dovevano consentire ai tedeschi di entrare nel centro storico di Napoli — hanno lamentato i titolari dei locali di piazza del Gesù —. È stata una mossa del tutto sconsiderata. Ora chi ci risarcirà? Abbiamo registrato tutto, possediamo i video, documenteremo ogni cosa. Qualcuno dovrà pagare». Ed è la stessa voce che si è levata dal consiglio comunale di Napoli, anticipando la volontà di tutelare l’immagine della città in tribunale. Alle 17,40 sono arrivati i bus dell’Anm per caricare i tifosi stranieri e trasferirli sul lungomare, dove sono rimasti per tutto il tempo della gara sotto stretta sorveglianza della Polizia. Ma durante il tragitto, i mezzi pubblici sono stati ripetutamente colpiti da sassi e petardi da parte di alcune decine di appartenenti alla tifoseria azzurra. La Polizia ha temuto fino a tarda notte che la tensione potesse nuovamente esplodere. Come è poi accaduto.

Il trasferimento dei tifosi tedeschi

Nel corso della notte sono cominciati i trasferimenti dei tedeschi che avevano alloggiato nell’hotel Continental, sul lungomare della città. I supporter dell’Eintracht sono stati fatti salire a bordo dei bus che li hanno trasportati verso Salerno, Roma e l’aeroporto di Capodichino per poi raggiungere le loro rispettive destinazioni. La zona dell’albergo è stata «protetta» dalle forze dell’ordine per tutta la notte.

Ritrovate tre molotov

A terra, nella zona tra via Chiatamone e il lungomare, dove si è verificato il tentato assalto di ultrà del Napoli all’albergo dei tifosi tedeschi, le forze dell’ordine hanno trovato tre bottiglie di birra modificate in molotov, a dimostrazione delle intenzioni bellicose dei napoletani. Per i residenti della zona è stata una notte di paura, segnata da esplosioni, sirene delle forze dell’ordine e grida concitate. 

Poliziotto perde la pistola

Una pistola è stata persa e subito ritrovata da un poliziotto durante gli scontri: una conseguenza della concitazione vissuta in quei momenti. In un video diffuso in rete si vede la scena di un agente in borghese che ha in mano la pistola, appena recuperata dal selciato in calata Trinità Maggiore, persa poco prima da un collega.

La condanna della ministra tedesca

«Questa violenza, stasera, va condannata nel modo più assoluto. I violenti e i teppisti distruggono lo sport». Lo ha scritto la ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, su Twitter, commentando gli scontri a Napoli. Stamane intanto, alle 8.30, il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, presiederà una riunione urgente del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Al termine della riunione, alle  10 circa, si terrà un incontro con la stampa.

Gli arresti

Sette tifosi napoletani sono stati arrestati nel corso della notte per gli scontri con le forze di polizia. Si tratta di una prima tranche e il numero potrebbe crescere nelle prossime ore. Quattro arresti, di cui uno in flagranza, riguardano i tafferugli avvenuti ieri sera sul lungomare, nei pressi dell’hotel dove alloggiavano gli ultrà tedeschi. Altri tre sono invece riferiti agli scontri avvenuti nel pomeriggio in piazza del Gesù.

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