Fisco, nella riforma spunta l’evasione «per necessità» (e non sarà sanzionata)
di Diana Cavalcoli
Spunta il concetto di evasione di necessità nella riforma del Fisco che sarà attuata dopo il via libera del Consiglio di ministri al disegno di legge delega. Con l’obiettivo di instaurare nuovo rapporto di fiducia tra Stato e contribuente, la riforma sembra differenziare tra evasori con dolo o senza. Come scrive il Sole 24 Ore l’obiettivo è eliminare le sanzioni penali per gli omessi versamenti quando emerge «l’impossibilità di far fronte al pagamento del tributo» per evitare che il contribuente rischi di essere condannato per reati «anche in caso di fatti a lui non imputabili». Potrà quindi incidere l’oggettiva difficoltà economica nel far fronte agli adempimenti, difficoltà che andrà però dimostrata dal contribuente.Un caso possibile potrebbe essere l’imprenditore in crisi che dichiara il giusto ma non paga le tasse per poter corrispondere gli stipendi ai dipendenti.
Le sanzioni
Nel capitolo della legge delega riferito alle sanzioni, si prevede «di rivedere i profili relativi alla effettiva sussistenza dell’elemento soggettivo, nell’ipotesi di sopraggiunta impossibilità a far fronte al pagamento del tributo, non dipendente da fatti imputabili al soggetto stesso, al fine di evitare che il contribuente debba subire conseguenze penali anche in caso di fatti a lui non imputabili». Tra le proposte, il testo è ancora in definizione in vista del Cdm, anche tutele maggiori per chi si impegna in piani di rateizzazione dei debiti con il fisco.
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