Effetto Schlein, il Pd torna al 20%. Pesa il caso migranti, FdI sotto il 30%

Elly Schlein libera di rappresentare il suo nuovo ruolo di capo di partito, mentre Giorgia Meloni legata al suo ruolo istituzionale. Ebbene il 46,6% dei cittadini non si ritiene soddisfatto di come il governo ha gestito tutte le fasi del post-naufragio e tra questi spicca la spaccatura all’interno dell’elettorato di Forza Italia. Il mancato passaggio di Giorgia Meloni in qualità di Istituzione davanti ai feretri dei migranti forse le avrebbe reso più dolci le critiche delle opposizioni, o forse chissà avrebbe implementato l’area del disappunto legata alle passerelle per dare mostra di sé”, insomma è sempre più semplice trasformare un problema di parte quando si è all’opposizione. Resta il fatto che per il 47,5% degli intervistati la Presidente del Consiglio avrebbe dovuto omaggiare le salme molto prima delle strette di mano date ai parenti delle vittime. E alla fine, anche sulla visita ai caduti di Cutro il confronto è stato ancora tra le due leader, perché nessun altro leader di partito si è palesato e se ne è parlato. Oggi sia il Governo sia l’opposizione devono dimostrare di essere nuove, trovando soluzioni originali a problemi che ora sono diventati importanti. Elly Schlein sta usando una strategia molto simile a quella applicata da Giorgia Meloni quando era all’opposizione, macinando consensi a scapito dei partiti alleati o vicini di area e tenendo unito il suo partito macinato all’interno da correnti contrarie. Giorgia Meloni dal canto suo deve far funzionare al meglio la sua squadra per coinvolgere e dare segnali che la credibilità del suo governo non si basa solo su temi identitari logorati, ma sulla novità: la banalità o la storia.

LA STAMPA

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