Meloni sente Scholz sui migranti. E ora Bruxelles apre all’Italia

L’altro tema destinato a innescare tensioni tra i partiti è la postura da tenere sulla guerra in Ucraina. All’indomani del lunghissimo vertice informale a Mosca tra Putin e Xi-Jinping, la presidente del Consiglio ribadirà il pieno sostegno anche militare a Kiev. La novità è la decisione del Consiglio Esteri-Difesa della Ue di investire due miliardi per acquistare congiuntamente munizioni. Il governo italiano ha il via libera del Parlamento a inviare apparecchiature militari fino alla fine dell’anno, eppure le armi restano il punto politico più divisivo. L’opposizione, sul sostegno militare all’Ucraina, è ancora spaccata. Nella risoluzione Pd si chiede di intensificare l’impegno diplomatico dell’Europa per la pace e si riconosce il diritto degli ucraini all’autodifesa. Il M5S invece teme l’escalation militare. «Per quanto riguarda l’invio delle armi abbiamo già dato», è il niet di Giuseppe Conte, che chiede al governo di intensificare lo sforzo diplomatico e sprona Elly Schlein a dire no alle armi: «Spero che, con il nuovo vertice, il Pd possa fare questa scelta nella direzione che noi abbiamo intrapreso». Posizioni distanti, ma se le comunicazioni della premier saranno messe ai voti per parti separate qualche convergenza a sinistra potrebbe rivelarsi possibile.

CORRIERE.IT

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