Ecobonus e bonus facciate, la maxi truffa: istanze da clochard o morti, anche per comuni inesistenti. La procura di Asti ordina un sequestro da un miliardo e mezzo
La Guardia di Finanza ha avviato l’esecuzione – insieme ai colleghi di Campania, Emilia Romagna, Lazio Lombardia, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto – di una ordinanza di custodia cautelare del giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Asti, nei confronti di 10 persone, per reati di associazione a delinquere, truffa nei confronti di Enti Pubblici, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. In corso nel contempo l’esecuzione di un decreto di sequestro, anche per equivalente, ai fini della confisca, di crediti fiscali, profitti illeciti, immobili e altre disponibilità per oltre un miliardo e mezzo.
Settantatre le perquisizioni, in corso in 18 province, con l’impiego di 150 finanzieri.I militari dei Comandi provinciali della Guardia di Finanza di Napoli ed Avellino stanno eseguendo un sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Avellino e un sequestro preventivo d’urgenza della Procura, per crediti d’imposta inesistenti per un miliardo e 700 mila euro. L’indagine coordinata dalla Procura di Avellino riguarda una maxi truffa messa a segno con i bonus per l’edilizia, principalmente e “Ecobonus” e “Bonus Facciate”. Si tratta del sequestro di crediti d’imposta più alto di sempre.
In corso perquisizioni nelle province di Napoli, Avellino, Salerno,
Milano, Lodi, Torino, Pisa, Modena e Ferrara nei confronti di 21
indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla
truffa aggravata ai danni dello Stato.
Il caso Avellino
Ad
innescare l’indagine che la Procura di Avellino ha delegato ai
finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli e del
Gruppo di Avellino, è stata un’analisi di rischio del Settore Contrasto
Illeciti dell’Agenzia delle Entrate. Dai controlli sono emersi fattori
di rischio nelle comunicazioni di cessione per esempio, intestate a
persone senza fissa dimora, decedute e oppure con precedenti penali.
Sono state inoltrate istanze anche per immobili inesistenti, senza
fatture assenti oppure riportanti importi “incoerenti”.
Pages: 1 2