Migranti, schiaffo a Meloni, l’Europa nega al governo la discussione sui profughi

Quando, in Aula, Meloni viene incalzata dall’opposizione ancora una volta sulla tragedia di Cutro, è all’Unione che rimanda, alle sue responsabilità. «Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio». La premier continua a respingere le accuse sui mancati soccorsi e chiede, di nuovo, di contenere i toni del dibattito, ricordando ai parlamentari di essere una madre. «Ho la coscienza a posto. Lo Stato non poteva fare di più». La tesi è la stessa delle ultime settimane ma contrasta con la ricostruzione di Frontex, offerta ieri dal direttore esecutivo dell’agenzia europea, Hans Leijtens, in audizione al Parlamento europeo: «Noi abbiamo assolto al compito di segnalazione alle autorità italiane (attraverso le immagini, ndr)di un’imbarcazione che in quel momento non era in pericolo ma che sollevava interrogativi. La decisione – conclude – se fare intervenire la Guardia di Finanza o istituire un’operazione Sar spettava a loro ».

LA STAMPA

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