Elly Schlein: “Pd, mai più capibastone”
All’inizio di febbraio, con la lunga maratona delle elezioni interne proiettata verso l’ultimo miglio, era stato proprio Bonaccini a segnalare episodi poco chiari in Campania. Erano state sospese 4681 iscrizioni considerate false e tutte concentrate su Caserta: i nomi scritti sulla credenziale non corrispondevano a persone reali.
L’atto concreto di ieri prevede la sostituzione di Franco Roberti (che formalmente si è dimesso di propria iniziativa), con Susanna Camusso. L’ex segretaria generale della Cgil è ora commissaria del Pd a Caserta, città del distretto che rappresenta al Senato e per il partito in cui è stata eletta. Al partito regionale arriva Antonio Misiani, senatore e considerato avversario di De Luca.
Il resto di quello che dice Schlein dall’altare di San Carlo è un sunto di quanto ha dimostrato nelle prime settimane da leader: attacchi frontali al governo – «ogni giorno dicono un’enormità per non rispondere sullo stato di attuazione del Pnrr e sulla dinamica della strage di Cutro» – e mandato d’unità per il partito, «il mio obiettivo costruire un assetto che realizzi la linea politica delle primarie, ma farlo nel pieno rispetto del pluralismo del partito».
A proposito dei sindaci dem come Roberto Gualtieri (Roma) e Dario Nardella (Firenze), che, vedendo le proprie città attaccate dagli atti dimostrativi degli ambientalisti, hanno condannato duramente e anche ribadito la necessità di installare termovalorizzatori, risponde: «Non condivido questi metodi – dice in riferimento agli attivisti che colpiscono monumenti – ne ho scelti altri, come la mobilitazione. Credo però che siamo noi politici che dobbiamo dare risposte a questi reclami. La crisi climatica la stanno pagando i poveri e questi soldi devono diventare investimenti nell’economia circolare». Ed anche qui, sono applausi.
LA STAMPA
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