La Russa si scusa su via Rasella: «Erano nazisti». Il pressing di Giorgia Meloni
Se questo sembra bastare agli alleati — Antonio Tajani dice che «non è il momento di fare dibattiti storici: il fascismo è morto nel 1945. La Resistenza è un patrimonio di tutti, non c’è da politicizzarla» — non è sufficiente affatto all’opposizione. A partire dalla leader del Pd Elly Schlein, secondo la quale La Russa «non ha le caratteristiche» giuste per fare il presidente del Senato: «Non bastano le scuse perché quotidianamente sentiamo affermazioni gravissime da persone con cariche importanti». E se tutto il Pd si ritrova nelle parole della segretaria, come anche Fratoianni e Bonelli, Giuseppe Conte (M5S) pare sconsolato: «Boutade non sono accettabili. Si sarebbe già dovuto dimettere tante volte. Confidiamo che prosegua nel suo incarico con responsabilità». Clima incandescente. Lucio Malan (FdI) reagisce al commento dell’ex segretario Cgil di Bologna Danilo Gruppi (per il quale «nel ‘45 ne furono stesi troppo pochi…»): «Auspica l’uccisione di avversari politici, quanto meno nel passato…».
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