Fedriga: «Fratelli d’Italia? I risultati delle elezioni ci consentono di aver un maggiore equilibro»
Sembrano confermarlo i risultati in Lombardia e Friuli-Venezia Giulia…
«È sbalorditivo come
in pochi mesi si sia riusciti ad invertire una tendenza negativa. Di
solito per cambiare un trend servono anni».
Ma visti i consensi che ha ottenuto, non crede che potrebbe spendersi per un ruolo a livello nazionale?
«No, mi sono
proposto per la guida della mia Regione, per questo sono stato eletto e
questo voglio fare. Non penso a nient’altro».
Con quale bilancino comporrà la sua giunta? A differenza della Lombardia, qui Fratelli d’Italia non può fare la parte del leone.
«I risultati delle
elezioni ci consentono di avere un maggiore equilibrio fra le forze
politiche che compongono la maggioranza. Ognuno avrà il suo spazio e
ognuno sarà fondamentale. Gli incarichi saranno distribuiti non solo in
base ai voti ricevuti ma anche alle competenze. I partiti sono
consapevoli che una giunta forte va a vantaggio di tutti».
E adesso come intende spendere i voti dei cittadini?
«Portando a termine
alcuni progetti iniziati negli anni scorsi. Penso al Porto Vecchio di
Trieste, ma anche alla riforma sanitaria che abbiamo pensato nel 2019 e
che si è fermata per l’emergenza Covid».
Il centrosinistra non le ha fatto molta paura.
«Mi pare che stavolta, pur in coalizione con il M5S, abbia ottenuto gli stessi voti di cinque anni fa».
Perché così male?
«A me interessa che siamo andati bene noi, non guardo agli altri».
È appena stato rieletto e già si parla di un terzo mandato. È una ipotesi realistica?
«Come presidente della Conferenza delle Regioni posso dire che c’è un consenso quasi unanime in questo senso».
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