Jet cinesi su Taiwan con munizioni vere: le parole di Macron diventano un caso

Così, mentre il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha in agenda una visita a Hanoi, capitale di un Vietnam non meno preoccupato del Giappone delle crescenti attività militari di Pechino, l’unico Paese a schierarsi con il Dragone è la Russia. «La Cina ha il diritto sovrano di reagire a queste azioni provocatorie, anche conducendo manovre» militari, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. E le «provocazioni» sono ovviamente quelle degli Stati Uniti che hanno accolto nei giorni scorsi Tsai Ing-wen, per quanto in «viaggio privato». Hanno suscitato invece reazioni contrastanti le parole del presidente francese Emmanuel Macron di ritorno dal suo viaggio in Cina, quando ha invitato gli europei a non essere «vassalli» degli Usa e ribadito la sua teoria di «autonomia strategica» per l’Europa: «Non è interesse dell’Ue accelerare la crisi». La reazione Usa è lapidaria: «Seguiamo con attenzione quanto accade intorno a Taiwan, consigliamo alla Cina di esercitare il massimo controllo, la pace è a rischio», ha detto un anonimo funzionario del Pentagono.

CORRIERE.IT

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