Video decapitazione, la rivelazione dell’ex mercenario di Wagner Andrei Medvedev: riconosco senza equivoco le voci, sono stati loro
Jacopo Iacoboni
«Lavoriamo, fratelli! Tagliategli la testa! Spezzategli la spina dorsale! Che c’è, non hai mai tagliato una c… di spina dorsale prima? Fino alla fine, c…!».
Il video diffuso ieri è oltre l’orrore, ma la storia merita di essere raccontata e ricostruita perché è un altro squarcio sulla mostruosità del male nella guerra della Russia all’Ucraina. Le immagini sono state filmate da quello che sembra essere un soldato russo, mentre un suo commilitone taglia la testa – in un lago di sangue – a un uomo ancora vivo, che secondo i canali Telegram che hanno postato la storia, si ritiene sia un prigioniero di guerra ucraino. La vittima, all’inizio della scena, urla, grida «fa maleeee!», supplica «non farlo». Poi ovviamente non parla più.
Sono diversi i canali Telegram russi che ieri hanno rilanciato questo orrore. Che non va confuso con un secondo video, anche questo diffuso ieri, dove si vedono due soldati ucraini già decapitati. Il secondo potrebbe esser stato filmato dai mercenari del Gruppo Wagner vicino a Bakhmut. Mostra un veicolo corazzato distrutto (probabilmente un corazzato da trasporto truppe M113) e due cadaveri decapitati di soldati ucraini. Evgheny Prigozhin, il fondatore del Gruppo Wagner, i cui combattenti sono già stati visti tagliare teste in Siria, ieri ha commentato: «È brutto quando le teste delle persone vengono tagliate, ma non ho trovato da nessuna parte che ciò stia accadendo vicino a Bakhmut e che i combattenti del Wagner Pmc siano coinvolti», ha detto. Ma il capo di Wagner non ha parlato del primo video: quello con l’esecuzione in diretta di un uomo mentre è vivo. Andrey Medvedev, l’ex combattente di Wagner che era fuggito in Norvegia (ma ora è agli arresti in Svezia per essersi allontanato illegalmente da Oslo), ha dichiarato in serata al dissidente Vladimir Osechkin, fondatore del sito Gulagu, di aver riconosciuto le voci di mercenari di Wagner nell’esecuzione. Ma non si hanno altre prove a confermarlo.
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