Schlein e Bonaccini sotto il fuoco degli ex amici. E il fronte moderato del Pd ora guarda altrove

Marcucci, però, critica anche Bonaccini, che «non ha voglia» di guidare la minoranza interna. E qui subentra l’altro tema: il fuoco amico a cui sono sottoposti Schlein e il governatore. Quest’ultimo è bersagliato sottotraccia dal correntone di Base Riformista. «Non ha gestito le trattative per capigruppo e segreteria perché è un comunista emiliano, non sa cosa vuol dire essere minoranza», svelena un deputato dem che lo ha sostenuto.

Nel caos del Pd non manca chi sottolinea i mal di pancia «personali più che politici» dei fedelissimi di Schlein. I pretoriani Marco Furfaro e Chiara Gribaudo volevano il ruolo di vicesegretari, ma la leader ha cancellato la figura dei vice. «Lei ascolta solo Franceschini e Prodi», è un altro commento al fiele che arriva dai gruppi parlamentari. «Sono con lei, ma dopo tutto ciò che ho fatto mi sarei meritata di più», si sarebbe lasciata andare Gribaudo negli scorsi giorni in alcuni colloqui privati. Addirittura lei, che di Schlein è la coinquilina.

IL GIORNALE

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