Chi è la talpa dei documenti rubati agli Usa: nome in codice «OG». Il «guru» e gli adepti devoti a Dio e alle armi

di Viviana Mazza

Un membro del gruppo: «Era cristiano, contro la guerra e voleva solo tenere informati i suoi amici»

Chi è la talpa dei documenti rubati agli Usa: nome in codice «OG». Il «guru» e gli adepti devoti a Dio e alle armi

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
NEW YORK — Gli adolescenti appassionati di armi e di videogiochi della chat che «OG» amministrava lo ammiravano e dicevano che era una figura paterna. Uno di loro lo aveva descritto come una specie di Jason Bourne: «È in forma, è forte, è armato, è addestrato. È tutto ciò che ti aspetteresti in uno di quei film d’azione». Ma anche l’americano arrestato ieri a North Dighton, in Massachusetts, per i documenti del Pentagono e della Cia trafugati e diffusi online, è giovanissimo. L’Fbi e i militari con i fucili spianati giunti con un blindato da guerra lo hanno portato via in pantaloncini da basket rossi e maglietta grigia dalla casa dei genitori, sotto lo sguardo delle telecamere.

Jack Teixeira, 21 anni, noto online con la sigla «OG», che in slang significa Original Gangster, è un riservista dell’intelligence della Guardia nazionale del Massachusetts (sono militari part-time, presenti in ogni Stato). Era anche l’amministratore e il leader di un piccolo gruppo online di circa 25 persone, molti dei quali minorenni «uniti dall’amore per le armi, l’equipaggiamento militare e Dio», nato nel 2020 sulla piattaforma Discord.

Teixeira aveva seguito le orme di molti familiari attivi nelle forze armate. Aveva iniziato da poco a lavorare di notte alla base militare di Cape Cod, in Massachusetts, ha detto sua madre Dawn ai giornalisti del New York Times presentatisi davanti casa, prima di capire la gravità della situazione. OG aveva detto ai compagni di chat di passare parte del giorno all’interno di una struttura dove i cellulari e altri strumenti elettronici sono vietati e di avere annotato per ore le informazioni che per mesi ha condiviso con loro, prima di iniziare a diffonderne le foto.

Il gruppo, chiamato «Thug Shaker Central», era accessibile solo su invito. Era un rifugio per adolescenti che si erano ritrovati chiusi in casa durante la pandemia; si aiutavano a vicenda anche in momenti di depressione. Erano una ventina, di indole conservatrice; non particolarmente interessati alla geopolitica, condividevano insulti e meme razzisti; guardavano film e pregavano insieme. Ma OG li istruiva anche sull’attualità e su presunte operazioni governative segrete. Due membri del gruppo, uno dei quali minorenne, intervistati dal Washington Post e dal New York Times, oltre che dal sito investigativo Bellingcat, insistono che «OG» non lavora per lo spionaggio straniero. «Era cristiano, contro la guerra e voleva solo tenere informati i suoi amici», che restavano colpiti dalle sue capacità quasi profetiche di anticipare le notizie e i titoli di giornale. Ora la deputata di destra Marjorie Taylor Greene lo dipinge come «un naturale nemico di Biden», in quanto bianco, cristiano e anti-guerra. Ma secondo molti resta una figura diversa da Assange o Snowden: ha condiviso i file in un piccolo gruppo privato.

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