Stop alla protezione speciale, la linea dura sugli sbarchi

I numeri

Il permesso di soggiorno per protezione speciale rappresenta la terza forma di richiesta di asilo in Italia dopo lo status di rifugiato e la protezione sussidiaria, prevista dalle norme Ue. Viene concesso al migrante nei casi in cui la commissione territoriale non riconosca né lo status di rifugiato né la protezione sussidiaria, ma ritenga che non sia possibile il suo allontanamento dal territorio nazionale. Era stato introdotto nel 2018, ma nel 2020 i requisiti sono diventati molto meno stringenti. L’anno scorso hanno ricevuto la protezione speciale 10.865 migranti, contro i 6.161 che hanno ottenuto lo status di rifugiato e i 6.770 la protezione sussidiaria. Quella che doveva essere una procedura residuale, quindi, è diventata la più utilizzata. Anche se i numeri, tutto sommato, non sono così elevati.

L’opposizione

Dall’opposizione arrivano 350 subemendamenti e diverse critiche. «Assurdo abolire la protezione speciale» dice il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia, che parla di «maggioranza succube della Lega». «Mi auguro che il passaggio in Parlamento sia di opposizione dura», avverte Nicola Fratoianni, per Alleanza verdi sinistra. Secondo Riccardo Magi, +Europa, il «governo colpisce le vittime dei trafficanti».

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