Appalti impossibili, dalle carrozze per i treni alle case popolari quasi 600 gare a vuoto: persi lavori per due miliardi

Ma il record è dell’Istituto autonomo case popolari di Trapani: ben 18 procedure negoziate senza previa pubblicazione del bando per la riqualificazione di edifici in varie zone della città ed un controvalore complessivo di 16,8 milioni sono andate deserte.

Problemi anche per la ricostruzione all’Aquila dove la stessa sorte è toccata alla procedura negoziata per la ristrutturazione di un edificio dell’ospedale psichiatrico di Collemaggio (importo a base di gara 4.999,617 euro).

Niente da fare nemmeno per le 5 gare da 6 milioni di euro l’una indette dal ministero del Turismo con procedura ristretta per la fornitura di licenze d’uso di un software di traduzione automatica dalla lingua inglese alle lingue cinese, giapponese, araba, hindi e coreana e per servizi professionali di traduttori madrelingua. A Verona il Consorzio bonifica non è riuscito ad assegnare lavori per interventi idraulici per 28 milioni. Non è andata meglio a Open Fiber che non ha trovato una impresa per la posa di una rete in fibra in Emilia Romagna nell’ambito del «Piano Italia a 1 Giga», nonostante anche in questo caso una procedura negoziata per affidamenti sotto soglia (4,93 milioni).

Le ragioni di questa abnorme crescita di gare deserte? L’aumento considerevole dei prezzi (+26%), il rincaro dei costi dell’energia e la riduzione delle materie prime causa Covid (prima) e guerra in Ucraina (dopo), la mancanza di manodopera specializzata e la non convenienza alla partecipazione di gare pubbliche rispetto alla forte domanda di ristrutturazioni del privato.

LA STAMPA

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.