Wojtyla, lo scudo di Francesco
Interviene anche Sgrò: «Sono stata chiamata in Vaticano per Emanuela, non per Giovanni Paolo II. Nessuno mi chiesto di Giovanni Paolo II. Quando sono uscita ho scoperto che sarei stata reticente su fatti che lo riguardano. Ma come si fa a essere reticenti su qualcosa di cui non si è parlato? Nel rispetto della mia posizione di avvocato, sono disponibile a un colloquio. Abbiamo chiesto chiarezza».
Qualche ora dopo a Verissimo su Canale 5 si esprime monsignor Georg Gaenswein, segretario di papa Benedetto XVI: «Una volta ho incontrato Pietro Orlandi, ho parlato a lungo con lui, ho detto “io non so niente”. E ho chiesto ai nostri di fare un promemoria su quale fosse la situazione allora riguardo a Emanuela Orlandi». È stato fatto «un appunto. Si vedeva che non c’era niente di nuovo. Poi lo stesso Orlandi ha detto in un’intervista che io avrei un dossier. Non è vero, non ho alcun dossier. Se lui pensa a questo appunto, che poi ho dato a Papa Benedetto, di questo si tratta». —
LA STAMPA
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