La Schlein già si mobilita per il 25 Aprile e suona la grancassa dell’antifascismo

Una scelta, quella di Cuppi, condivisa dal numero uno dell’Anpi: «La scelta della sindaca di Marzabotto è giustissima e va sostenuta». Anche la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari, in vista del 25 aprile, hanno scritto alla premier Meloni e ai ministri di Scuola e Università chiedendo di «mettere in luce la violenza dei gruppi neofascisti nei luoghi del sapere», e sostenendo la necessità che «scuole e atenei siano presidi antifascisti». Insieme alla lettera, un delegato della «Rete» prende di mira «le gravi ambiguità dei partiti di governo», e sostiene che certe prese di posizione «rispondono ad uno schema politico chiaro, che tenta di cancellare le responsabilità del fascismo dalle stragi di ieri e dallo squadrismo di oggi». Il tutto mentre a Ravenna la polemica si infiamma per motivi diversi con lo scontro tra la locale comunità ucraina, che aveva chiesto di celebrare insieme il 25 aprile, e la consulta provinciale antifascista, contraria per la presenza, tra i combattenti ucraini, di «forze politiche e militari come il battaglione Azov e altre che si richiamano al nazismo». Per gli ucraini di Ravenna, un’osservazione basata sulle «stesse menzogne della propaganda russa».

IL GIORNALE

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