Cospito, la Corte Costituzionale gli dà ragione: sconto di pena per evitare l’ergastolo
GIUSEPPE SALVAGGIULO
La Corte Costituzionale segna un punto a favore di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41 bis e in sciopero della fame da sei mesi: potrà evitare l’ergastolo e ottenere uno sconto di pena. La Corte ha esaminato la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte d’assise d’appello di Torino che deve giudicarlo per l’attentato alla Scuola allievi carabinieri di Fossano del 2006, compiuto con la compagna Anna Beniamino. Avevano piazzato due ordigni ad alto potenziale con 500 grammi di polvere pirica ciascuno dentro i cassonetti dei rifiuti nei pressi di uno degli ingressi. Esplosione di notte, a mezz’ora di distanza, «per massimizzare gli effetti letali dell’esplosione». L’attentato era stato rivendicato.
La Cassazione ha qualificato il reato come strage politica «al fine di attentare alla sicurezza dello Stato mediante l’uccisione di un numero indeterminato di carabinieri». Chiamati a definire la pena, i giudici torinesi si sono trovati davanti alla strettoia dell’articolo 69 quarto comma del codice penale. La norma non consente di concedere le attenuanti per la lieve entità del fatto (non ci furono morti né feriti) a chi, come Cospito, è recidivo: è già stato condannato definitivamente per l’attentato a Roberto Adinolfi, manager di Ansaldo Nucleare gambizzato nel 2012.
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