Quei soliti metodi per le poltrone di stato

Un pacchetto di nomine al vertice di grandi enti partecipati dallo Stato: importantissime, ma non le più difficili, per il vantaggio di conoscere le conseguenze gravi di scelte non all’altezza dei ruoli. Il comportamento di Giorgia Meloni non presenta elementi di sostanziale novità rispetto alle condotte dei predecessori: un richiamo generico all’uso della competenza, immancabile e, nel caso, di non difficile individuazione. Nell’immane seguito di nomine, da una guida femminile è lecito attendersi, almeno per la differente rappresentanza sociale fino ad oggi, una maggiore sensibilità per gli interessi di tutti rispetto a quelli angusti delle oligarchie. Tradotto: minore attenzione alla docilità, alla fedeltà dei nominati verso i nominanti, maggior rispetto verso la grande massa degli utenti, il popolo sovrano, che dalla qualità dei servizi trae la qualità della propria esistenza.

Così, per i temi e le prove che seguiranno, gli uni dopo gli altri. Facile, ma inutile il decalogo delle aspettative. Il genere, unico, delle persone, mal si presta alle generalizzazioni.

LA STAMPA

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.