Lollobrigida non chiede scusa sulla sostituzione etnica: “Sono ignorante, non razzista”

Nel frattempo, sempre in tv, il neo vice coordinatore di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, ricorda di aver sentito più volte nei comizi le stesse parole. Però ora aggiunge: «Lollobrigida ha già chiarito il suo pensiero, non vedo il motivo di tutto questo polverone», ma lo spartito suonato non è lo stesso. In difesa del collega di partito arriva il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli: «Conosco il ministro Lollobrigida da quando aveva 15 anni, l’accusa che gli viene rivolta di “suprematismo bianco” è una balla colossale meritevole di querela. A lui e a tutto il governo la mia solidarietà. La sinistra, accecata dalla perdita di potere, dalla marginalità politica e dalla confusione di contenuti, è unicamente impegnata in una stucchevole guerra di parole».

Le opposizioni, nel frattempo, non mollano. «Dovrebbero smetterla di dire bestialità di questo tipo – attacca la segretaria del Pd Elly Schlein – mi auguro di sentire una presa di distanza netta dalla premier Meloni e dagli altri membri del governo». Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, è convinto che da palazzo Chigi non arriverà un fiato: «Non dobbiamo meravigliarci del silenzio della premier Meloni sulle parole vergognose del ministro Lollobrigida, perché è lo stesso humus in cui lei è cresciuta con lui e perché quelle parole le pronunciava lei stessa».

Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte parla di «crociate di segno reazionario», che ci rendono «ridicoli agli occhi dell’Europa e del mondo». Per il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni «più che parlare di sostituzione etnica sarebbe necessaria dalle parti di Palazzo Chigi e del governo una sostituzione etica». —

LA STAMPA

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