Schlein batte tutte le piazze: porta il Pd pure al corteo per la casa
«Confermiamo tutto il nostro sostegno all’Ucraina, ma chiediamo all’Europa una iniziativa per una pace giusta», spiega. E poi – refrain che ormai ricorre in tutti i discorsi del partito Democratico – invita a tenere alto il pressing su Giorgia Meloni e i ministri. «Libertà, uguaglianza e democrazia sono sotto attacco in tutto il mondo. Dobbiamo rilanciare il nostro protagonismo nel Mediterraneo. Questo significa anche sfidare il governo». Poi, per attaccare il governo scomodano anche l’antifascismo di Enrico Mattei: «Loro hanno lanciato il piano Mattei, ma il piano non c’è e Mattei era antifascista, sappiamo solo questo», dice chiaro.
Alla vigilia delle celebrazioni per il 25 aprile, i dem intendono andare avanti nella battaglia per la memoria. Per questo Schlein rispedisce al mittente le parole pronunciate dal presidente del Senato Ignazio La Russa: «Ha detto che l’antifascismo non è in Costituzione, noi gli diciamo che l’antifascismo è la nostra Costituzione», taglia corto. Anche sulla legge elettorale, poi, il Pd si prepara alla battaglia. «La maggioranza deve decidere se sulle riforme cerca il dialogo o lo scontro». Se l’intento, spiega Dario Parrini, è quello di eliminare il ballottaggio come propone Calderoli significa stravolgere quella legge, il contrario di quel che serve per dialogare».
IL TEMPO
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