Bonaccini: «Conte firma il quesito sull’Ucraina? La politica estera non si fa così. Nel Pd voglio garantire tutti»
Il Pd vuole
allearsi con il M5S. Ma se foste ora al governo con Conte l’esecutivo
non avrebbe una linea sull’Ucraina, visto che l’ex premier firmerà il
referendum contro l’invio delle armi a Kiev…
«La politica estera di un grande Paese
non si fa coi referendum. Comunque sull’Ucraina nessuno è diviso quanto
la destra: è appena il caso di ricordare le posizioni di Salvini o le
sparate di Berlusconi, a cui faccio un grande in bocca al lupo per la
sua salute. Ma con il M5S abbiamo anche punti di convergenza importanti,
dalla difesa della sanità e della scuola pubblica alla lotta alla
precarietà».
L’obiettivo del 2 per cento del Pil per le spese militari è da rivedere, come sostiene Elly Schlein?
«Io penso che l’obiettivo primario, anche in questo ambito, sia quello dell’integrazione europea, per spendere meglio e contare di più nel quadro internazionale. Non si può lamentare l’onnipresenza degli Stati Uniti e l’assenza dell’Unione europea e poi lasciare ai primi ogni onere e responsabilità e la seconda senza voce e strumenti, a iniziare da una politica estera e da un esercito comuni».
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