25 Aprile, il rischio di schiacciare l’Italia sul passato
I sondaggi dicono in modo uniforme che le polemiche sul 25 Aprile, festa della Liberazione dalla dittatura di fascisti e nazisti, non stanno avendo grandi riflessi elettorali. Da una parte può sconcertare. Dall’altra è una conferma positiva: significa che si tratta di un dibattito alimentato in modo maldestro da alcuni esponenti della destra; contrastato dalla sinistra, e non solo, seppure con eccessi strumentali e riducendo il ruolo degli Alleati; ma osservato da gran parte dell’opinione pubblica con una punta di fastidio per le divisioni che queste minoranze fanno sopravvivere artificiosamente. È possibile che oggi, quando il capo dello Stato, Sergio Mattarella, salirà a Roma all’Altare della Patria a rendere il suo omaggio insieme con la premier Giorgia Meloni e i vertici del Parlamento, la polemica ingiallisca di colpo.
D’altronde, il presidente della Repubblica non
ha lasciato spazio a interpretazioni di comodo. La bussola con la quale
si è mosso è quella di chi ritiene la Liberazione un valore fondante. E
chi lo accompagnerà mostrerà di fatto di piegarsi, se non di
condividere questa impostazione: anche se rimangono tensioni diffuse. Alla fine le posizioni ambigue o nostalgiche, presenti nella maggioranza di destra, in apparenza sono state isolate.
E non soltanto per la reazione di una sinistra che a tratti mostra di
volersi appropriare in modo esclusivo del 25 Aprile. A smarcarsi da
alcune affermazioni sconcertanti del presidente del Senato, Ignazio La
Russa e di altri esponenti di FdI sono stati sia l’irritazione malcelata
di Giorgia Meloni; sia la presa di distanza di alleati come Lega e FI,
schierati in questa occasione con il Quirinale. Che lo abbiano fatto per
sottolineare le contraddizioni del partito della premier conta
relativamente. Né serve rimarcare che in passato avevano mostrato
un’adesione meno convinta. Per quanto tormentato, e nonostante i veleni,
quanto è accaduto in queste settimane forse ha permesso di mettere in
chiaro il valore di un anniversario; e sottrarlo ai tentativi di chi
punta a imbalsamarlo per delegittimare gli avversari; ma anche a quelli
di quanti provano con miopia a delegittimare il 25 Aprile.
Pages: 1 2