“Un progetto di unità nazionale. La Liberazione non è di un partito”
«Quella notte ricorda Sallusti – Berlusconi pensò di dimettersi pur di non bombardare la Libia». E a Onna, aggiunge il direttore di Libero, Berlusconi chiarì nel suo discorso di ripudiare la guerra come strumento di risoluzione di controversie. Ma appunto, conclude Sallusti, «dopo quel discorso Berlusconi raggiunse il massimo del gradimento come prenier, arrivando al 75 per cento, e quella è stata la sua condanna».
IL GIORNALE
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