In Russia “sta crollando tutto, la gente si ammazzerà per le strade” e il potere è “nelle mani di uno s…”. Il nuovo devastante audio tra due oligarchi russi

Jacopo Iacoboni

In Russia «sta crollando tutto», e il potere è «nelle mani di uno stronzo».

Se la conversazione è autentica – come molti indicatori lasciano credere, e come sostengono e scrivono gli osservatori russi indipendenti che abbiamo consultato –è un altro devastante capitolo della lotta intestina nelle élite russe, che ormai non credono più a Vladimir Putin e, non potendolo dire pubblicamente, parlano tra loro. Tanto. Disperatamente. Un nuovo impressionante leak (rivelato del progetto investigativo russo “Sistema”) svela il dialogo tra due uomini che sembrano essere il miliardario Roman Trotsenko (un uomo vicinissimo a Igor Sechin, il boss di Rosneft), e l’uomo d’affari Nikolai Matushevsky.

I due che parlano al telefono discutono della guerra, organizzano la partenza dei loro parenti dalla Russia e dicono quello che pensano sulle autorità del paese. «Non esiste il concetto di un domani. Moriranno [dannazione], a un certo punto nel tempo, e non lasceranno nulla dietro. Sarà solo un deserto bruciato», dice un uomo con una voce simile a quella di Trotsenko, che è una delle persone più ricche di Russia. Trotsenko e Matushevsky hanno definito la registrazione un falso. Matushevsky ha detto ai giornalisti di “Sistema” «penso che sia un falso o uno stupido scherzo di qualcuno che usa l’intelligenza artificiale». Ma – scrivono per esempio «Astra» e «Svoboda» – diversi fatti suggeriscono che la conversazione registrata sia autentica. Anche “Sota” la avvalora. Current time, citando una fonte, scrive che il numero dal quale telefona l’uomo che nell’audio viene chiamato “Roma” corrisponde a quello di Trotsenko.

I due interlocutori prevedono scenari da guerra civile, come già fecero – in un altro precedente leak – l’oligarca Akhmadov e il produttore musicale Iosif Prigozhin, d cui La Stampa aveva dato conto in anteprima. «Le persone si taglieranno a vicenda per le strade di Mosca», dice il presunto Trotsenko. «Sfortunatamente, la Russia, che amiamo così sinceramente, è finita nelle grinfie di uno stronzo». «Le persone si uccideranno a vicenda per le strade di Mosca. È solo una questione di tempo». E il suo interlocutore raddoppia, dice di aver visto di recente un video con il taglio degli auguri di Capodanno dei presidenti, «a partire da Eltsin […] fino all’ultimo, quando questo deficiente non è sullo sfondo dell’albero di Natale, come sempre, ma i militari». «Come può vivere una nazione in cui l’unica ideologia è che un ristretto gruppo faccia soldi e mantenga il potere?».

Trotsenko è considerato una delle “casse” del capo di Rosneft Igor Sechin, e Nikolai Matushevsky è il creatore di spazi artistici importanti e alla moda, Flakon e Khleb-zavod, a Mosca. Lo sfondo della conversazione, che avrebbe avuto luogo all’inizio di gennaio 2023, è di estrema confidenza. I due si chiamano con diminutivi affettuosi – Kolya e Roma – discutono delle vacanze a Bali, “Kolya” dice a “Roma” che ci sono molti investitori lì e che è un posto da tenere in considerazione in tutti i sensi: «Recentemente, è stato davvero difficile per me in Russia, ho capito che qualcosa non andava, non è bello stare lì», si lamenta Kolya, e quello che sarebbe Trotsenko si mostra d’accordo. Poi Kolya parla in dettaglio del suo nuovo progetto: “Airbnb for Business”: «Esatto, non devi ricordare più cosa è successo in Russia. Non esiste più e non accadrà più», e a quel punto “Roma” approva l’idea e sostiene che in Indonesia «tutto decuplicherà in dieci anni, e la Russia cadrà due volte». Si decuplicherà, par di capire, anche il livello di capitali (russi) che stanno affluendo. Poi gli amici parlano di trasloco, bambini, famiglie, e finiscono a commentare la guerra e la situazione in Russia.

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