Stupro a Milano, il racconto della vittima: «Trascinata nell’ascensore, cercavo di scappare e lui mi picchiava»
Calci e schiaffi
Tenta di divincolarsi con la forza della disperazione, per domarla lui le sferra «due calci al fianco sinistro» e la tira «dentro l’ascensore cercando ancora di forzarmi ad avere un rapporto sessuale». Una bestia inferocita e senza pietà. È in quel momento che la 36enne tenta di trovare aiuto facendo l’unica cosa che in quella prigione di metallo avesse senso fare: cerca di suonare l’allarme, ma non ci riesce. Lui la blocca: «Mi ha colpito con una testata al naso e ha sferrato schiaffi facendomi cadere», racconta tra le lacrime. La telecamera dentro la cabina registra tutto confermando ogni singolo particolare delle botte e delle umiliazioni che la donna riferisce e fornisce elementi decisivi che porteranno al fermo del marocchino. «Iniziavo ad urlare e a piangere», racconta ancora dicendo che, non sa bene come, ma qualcuno è venuto a soccorrerla. In realtà, le immagini collocano in questo momento il tentativo di violenza che lei dice di aver subito nell’atrio prima di essere trascinata nell’ascensore, lo choc può tradire la memoria. Ora il 26enne decide di scappare e finalmente c’è chi si accorge di quella donna che sta a terra come un cencio, e chiama la Polizia.
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