Pietro Orlandi: “Su Wojtyla non mi scuso, lui sapeva la verità su Emanuela. Se il Vaticano vuole, l’inchiesta può durare pochissimo”

E ancora: «Quando sono usciti quei documenti tutti li hanno bollati come falsi, ridicoli, anche il Vaticano però non mi hanno mai risposto alla domanda come mai stavano in una cassaforte della Prefettura degli Affari economici. Non ho abbandonato quella pista, credo che Emanuela sia stata portata là e più che la Banda della Magliana c’entra Renatino De Pedis, Emanuela è stata presa per ricattare qualcuno, De Pedis è stato utilizzato come manovalanza», ha detto sempre nella trasmissione Verissimo. Fa riferimento al dossier e al suo contenuto anche la serie uscita su Netflix «Vatican girl», un docufilm che racconta una possibile versione di quello che accadde. «Il Vaticano – ha infine accusato – da 40 anni fa di tutto per evitare che la verità possa uscire altrimenti non mi posso spiegare tutti i comportamenti di questi 40 anni». L’inchiesta aperta dai “pm” d’Oltretevere, comunque, «io l’ho presa come cosa positiva – afferma -, da qualche parte dovrà portarci, questa inchiesta secondo me potrebbe durare pochissimo perché io l’ho sempre detto, con un po’ di buona volontà potrebbero farla durare pochissimo».

LA STAMPA

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