Se il clima spinge l’inflazione

Supponiamo, per esempio, che, nella prossima estate, la siccità riduca sensibilmente la produzione della frutta e della verdura di stagione. In questo caso, il loro prezzo è destinato ad aumentare fortemente e potrebbe assorbire in gran parte, o forse del tutto, i “bonus” appena decisi dal governo per i lavoratori dai redditi bassi. E tutto questo in maniera del tutto indipendente dal costo del denaro.

Per questo motivo, le piogge dei giorni scorsi, che hanno portato un sollievo non irrilevante dopo mesi di siccità con pochi o nessun precedente, potrebbero aver cambiato in meglio le prospettive sull’inflazione per i prossimi mesi, nonostante i disastri provocati in Emilia-Romagna. Potrebbero, tra l’altro, avere salvato il raccolto del riso che rischiava un vero disastro. Siccome andamenti analoghi si sono verificati anche in altri paesi d’Europa, forse possiamo guardare con un modesto sollievo agli andamenti economici dei prossimi mesi. Governi e banche centrali, dal canto loro farebbero bene a tener conto delle previsioni meteorologiche.

LA STAMPA

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