Scudetto Napoli, la gioia De Laurentiis e la commozione di Spalletti. Scontri a Udine

di Paolo Foschi, Monica Scozzafava e Redazione Online

Il Napoli di Spalletti va sotto con l’Udinese, poi pareggia grazie a un gol di Osimhen: vince così aritmeticamente il terzo scudetto della sua storia, con 5 giornate di anticipo. Al fischio finale tensione a Udine

Scudetto Napoli, la gioia De Laurentiis e la commozione di Spalletti. Scontri a Udine

• Il Napoli è Campione d’Italia per la terza volta nella sua storia.
• La squadra allenata da Luciano Spalletti ha vinto lo scudetto dopo il pareggio di giovedì sera contro l’Udinese, gol di Victor Osimehn.
• L’urlo liberatorio al fischio finale si è levato dallo stadio Maradona, dove 50 mila tifosi hanno assistito alla sfida.
• La festa ufficiale sarà il 4 giugno, ultima gara di campionato.
Il pagellone della stagione: lode a Spalletti, Kvara e Osimhen da 10

Ore 02:39 – È morto uno dei feriti nei festeggiamenti

È morta una delle quattro persone ferite a Napoli da colpi d’arma da fuoco durante i festeggiamenti per lo scudetto. Lo si apprende dalla Polizia. Si tratta di un giovane di 26 anni che era stato ricoverato all’ospedale Cardarelli in gravi condizioni. La dinamica è in corso d’accertamento.

Ore 02:16 – Napoli: 4 feriti da arma da fuoco, uno è grave

Sono quattro le persone ferite da arma da fuoco stasera a Napoli, mentre erano in corso i festeggiamenti per la conquista dello scudetto. È quanto si apprende dalla Questura. Una delle quattro persone ferite è in gravi condizioni ed è ricoverata all’ospedale Cardarelli. La dinamica è attualmente in fase di ricostruzione.

Ore 02:05 – L’ex moglie di Maradona: «Il cielo è in festa»

Claudia Villafane, ex moglie di Diego Maradona e madre di Dalma e Giannina, ha pubblicato una storia su Instagram per celebrare lo scudetto ottenuto dal Napoli. Un’immagine mostra un cielo azzurro con le scritte «Napoli Campione d’Italia» e «di sicuro state festeggiando, il cielo è in festa», riferendosi al campione scomparso quasi tre anni fa che aveva guidato la squadra azzurra alla conquista dei primi due titoli.

Ore 01:37 – Udine, folla di tifosi davanti all’Hotel del Napoli

Centinaia di tifosi azzurri stazionano ancora davanti all’albergo Là di Moret di Udine, dove è alloggiata la squadra del Napoli per la seconda notte consecutiva. Adulti, giovani ma anche molti bambini sventolano bandiere e ogni tanto intonano cori per i loro beniamini, nonostante l’ora tarda. I giocatori sono usciti per qualche momento a ringraziarli e a fare qualche selfie insieme. Qualcuno ha acceso fumogeni in una atmosfera pacificamente festosa. Le forze dell’ordine non consentono comunque che la folla si avvicini troppo all’albergo, tenendola a distanza.

Ore 01:36 – Napoli: spari e petardi, cinque feriti

Cominciano a registrarsi purtroppo i primi feriti – cinque – dei festeggiamenti per il Napoli campione d’Italia. Secondo quanto apprende l’ANSA da fonti dell’Asl Napoli 1, due persone sono rimaste ferite da colpi d’arma da fuoco nella zona di piazza Garibaldi ed altre tre dall’esplosione di petardi. I primi due sono stati trasportati all’Ospedale del mare e al Cardarelli, mentre gli altri tre – tutti feriti alle mani – sono stati ricoverati al Vecchio Pellegrini.

Ore 01:29 – Il prefetto di Udine: 8 feriti (non gravi) nella calca allo stadio

È di otto feriti non in gravi condizioni il bilancio della calca provocata alla Dacia Arena, alla fine della partita tra Udinese e Napoli, dai tafferugli in campo: lo ha riferito all’ANSA il prefetto di Udine, Massimo Marchesiello. «Da quanto abbiamo registrato – ha fatto sapere – non si tratta di feriti da scontri o da colluttazione, ma di traumi da caduta provocati dalla calca». Il direttore della Sores Fvg, Amato De Monte, ha confermato il bilancio spiegando che in totale il servizio di emergenza si è occupato di 15 persone prima durante e dopo la partita: non ci sono casi gravi salvo alcune fratture provocate da cadute dall’alto nel momento in cui i tifosi stavano entrando in contatto e c’è stata calca.

Ore 01:23 – Il sindaco Manfredi: «Lo scudetto ha mostrato la città, quella vera»

«C’e’ un messaggio positivo che va al di là del calcio. Io non credo sia stato lo scudetto del riscatto ma lo scudetto che ha mostrato la città, quella vera, organizzata, di competenze, di capacita’ e che ha raggiunto un risultato vincente»: così il sindaco Gaetano Manfredi parlando dalla terrazza di Palazzo Reale dopo il terzo scudetto conquistato dal Napoli. Dal punto di vista della sicurezza «finora non abbiamo avuto grandi criticità, siamo in contatto con le forze dell’ordine, è stato esploso qualche mortaretto, questo fa parte della festa. Il centro di controllo in prefettura ha rilevato minime criticità».

Ore 00:54 – Nation: «È successo, primo titolo dopo era Maradona»

«È successo! Esattamente 33 anni e cinque giorni dopo che Diego Armando Maradona portò il Napoli all’ultimo titolo in Serie A, la squadra del Sud d’Italia ha finalmente conquistato il suo terzo scudetto». La partita pareggiata dal Napoli con l’Udinese apre il sito online del giornale argentino La Nation, dove la foto dello stadio di Udine in festa campeggia nell’Homepage. La partita nel paese latino americano, patria del campione storico del Napoli, è stata trasmessa in diretta da Espn-Star+ che al termine ha mostrato l’invasione festante di campo dei tifosi napoletani alla squadra e all’allenatore.

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