Riforme, si parte ma è un’altra partita al buio: i nodi per il governo
L’altra questione dirimente è l’impalcatura su cui impostare le riforme, con sullo sfondo l’ipotesi di una Bicamerale per metterle al riparo dallo scontro quotidiano tra maggioranza e opposizione: è la strada indicata ieri sul Sole 24 ore dal costituzionalista Francesco Clementi, sulla falsariga della commissione De Mita-Jotti del 1992, che fu istituita con due atti monocamerali di contenuto analogo. In parallelo, un disegno di legge costituzionale dovrebbe conferirle poteri referenti nei confronti delle Camere. È un suggerimento saggio, ma il problema fondamentale resta la probabile indisponibilità di Pd e Cinque Stelle ad aprire un dialogo bipartisan sulle riforme che significherebbe dare piena legittimazione «a questa destra».
IL TEMPO
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