Il sondaggio che beffa la sinistra subito dopo il Primo maggio
La distanza tra la sinistra e il mondo dei lavoratori è sempre più marcata. A testimoniare la lontananza tra i due mondi è l’analisi che può essere effettuata alla luce dei dati emersi dall’ultimo sondaggio di Swg per La7. Le principali coalizioni della politica italiana si presentano con situazioni opposte: nella settimana dell’1 maggio il centrodestra cresce nelle intenzioni di voto, mentre la sinistra perde terreno e resta indietro. Una vera e propria beffa per chi si professa paladino delle lotte a favore degli operai.
Il boom di FdI, il calo del Pd
La rilevazione conferma il netto vantaggio di Fratelli d’Italia, che resta la formazione politica con maggiori preferenze: il partito di Giorgia Meloni nel giro di una settimana incassa un ottimo +0,7% e si porta al 29,5%. Trend del tutto differente per il Partito democratico, che invece si sgretola dello 0,4% e cala al 21,1%. Ne approfitta il Movimento 5 Stelle: i grillini vantano una variazione positiva dello 0,3% che porta loro al 15,6%.
Non si registrano novità per la Lega di Matteo Salvini, stabile al 9%. Lieve flessione per Forza Italia: gli azzurri perdono lo 0,2% e si attestano al 6,6%. Quello dei forzisti è comunque un margine ampio rispetto ad Azione di Carlo Calenda, che perde per strada lo 0,2% e scende al 4,1%. Le liti interne al Terzo Polo e la rottura della strada verso il partito unico continuano dunque a penalizzare l’ex ministro dello Sviluppo economico.
Infine si trovano le formazioni politiche che possono contare su un consenso minore rispetto ai partiti tradizionali: Verdi-Sinistra italiana al 3,3% (+0,1%), Italia Viva di Matteo Renzi al 2,8% (+0,3%), +Europa di Emma Bonino al 2,4% (+0,1%), Per l’Italia con Paragone all’1,8% (-0,3%) e Unione popolare all’1,6% (-0,2%). Il peso delle altre liste ammonta al 2,2%, in calo dello 0,2%. Scende del 2% la quota di chi non si esprime (34%).
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