Schlein, tailleur rosso e strategia accurata: «Sì al confronto, ma siamo contrari all’uomo o alla donna sola al comando»
Ma di Bicamerale, in realtà, Meloni non ha poi parlato con la segretaria del Pd. Anzi, la delegazione dem ha tratto l’impressione che la ministra per le Riforme Maria Elisabetta Casellati non voglia percorrere quella strada. La leader dem nella riunione tiene fermo il no all’elezione diretta del capo dello Stato e del presidente del Consiglio: «Perché non proponete anche una monarchia illuminata?», dice sarcastica alla premier nel corso dell’incontro. Ma Schlein non chiude la porta a Meloni perché non ha nessun interesse a bloccare il dialogo sulle riforme con una posizione pregiudiziale: «Noi siamo contrari all’uomo o alla donna sola al comando, però non ci sottraiamo al confronto e intanto abbiamo presentato le nostre proposte». Sei in tutto. La prima, la riforma della legge elettorale: «Bisogna superare le liste bloccate e reintrodurre il rapporto di fiducia tra eletti ed elettori», spiega Schlein a Meloni. Su questo punto la premier concorda: «Anche io penso che occorra ritornare a quel rapporto diretto, ma la riforma della legge elettorale dipenderà da quale sistema sceglieremo». La seconda proposta del Pd riguarda il rafforzamento dei poteri del premier ispirandosi al modello tedesco. Ma su questo la maggioranza è decisamente contraria.
La terza questione sollevata da Schlein nell’incontro riguarda la «necessità di limitare la decretazione d’urgenza». La quarta proposta è sul rafforzamento degli istituti referendari e delle leggi di iniziativa popolare, con l’introduzione della possibilità della firma digitale. Infine il Pd rilancia l’urgenza di una legge sui partiti per «l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione» e di una normativa sui «conflitti d’interessi».
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