Trump, prima condanna: colpevole di abusi sessuali. E sulla corsa alla Casa Bianca incombe anche l’inchiesta su Mar-a-lago
dal nostro corrispondente Alberto Simoni
WASHINGTON. Donald Trump ha aggredito sessualmente e diffamato, definendola pubblicamente una «bugiarda», la scrittrice ed ex columnist di Elle, E. Jean Carroll, 79 anni, ed è stato condannato a pagare un indennizzo di 5 milioni di dollari. Dopo meno di tre ore di camera di consiglio, la giuria del tribunale di Manhattan – composta da sei uomini e tre donne – ha condannato l’ex presidente ma l’ha assolto dall’accusa di stupro.
Il giudice Lewis Kaplan ha chiesto dapprima ai giurati di decidere se Trump avesse stuprato, sessualmente abusato, o toccato contro la sua volontà la donna. Ognuna di queste opzioni avrebbe rispettato la denuncia formalmente avanzata, di violenza sessuale; quindi, il giudice Kaplan ha invitato i giurati di valutare la diffamazione. Il processo contro il tycoon era una causa civile e non ci sono conseguenze criminali, la donna aveva chiesto un risarcimento.
Sono una dozzina le donne che negli ultimi anni hanno denunciato Trump o sono uscite allo scoperto rivelando di essere state molestate. Due hanno deposto in questo processo. Ma l’unica vicenda arrivata in aula è quella di E. Jean Carroll, 79 anni, che nel 2017 sull’onda del movimento #MeToo aveva trovato il coraggio di raccontare quanto era accaduto in un camerino dei grandi magazzini Bergdorf Goodman a Manhattan a inizio 1996, dove Trump l’aveva bloccata e le aveva fatto violenza. Il processo è stato possibile grazie all’Adult Survivor’s Act, una legge di New York del 2022 che consente alle vittime di violenza di presentare una denuncia una tantum anche con decenni di ritardo.
L’ex presidente, 76 anni, ha sempre negato e ha rifiutato di deporre e testimoniare nel processo. L’unico elemento è stato un suo video di ottobre in cui aveva anche negato di riconoscere la donna dicendo poi che «non era il suo tipo» e che negava di conoscerla. L’impianto dell’accusa si è basato sulla lunga testimonianza della vittima. Aveva raccontato che conosceva Trump e che lo aveva incontrato mentre stava lasciando il negozio. Le chiese di provare un indumento per lui. «Mi ha convinta a entrare in un camerino, poi ha chiuso la porta, mi ha spinto contro un muro e mi ha tolto i collant. Mi sentivo soffocare e ho provato a respingerlo. Le sue dita sono entrate nella mia vagina, è stato doloroso, poi ha inserito il suo pene», ha raccontato alla giuria.
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