La famiglia è uguale per tutti: la nostra battaglia per i diritti

di   Massimo Giannini

Due secoli fa Voltaire avrebbe risolto tutto ricordando che «la tolleranza non ha mai provocato guerre, mentre l’intolleranza ha coperto la terra di massacri». Oggi, per fortuna, non è di «massacri» che stiamo parlando (anche se di episodi di violenza fisica se ne continuano a verificare tanti). E non stiamo parlando più neanche di «tolleranza» (perché non c’è proprio niente da «tollerare», di fronte alla normalità dell’amore in tutte le sue forme e le sue espressioni). È assurdo dirlo, nel 2023, ma quando parliamo delle persone Lgbtq parliamo ancora di discriminazione e di esclusione, di pregiudizio sociale e di stigma giuridico. Non esistono solo «le parole per ferire». Esistono soprattutto «gli atti che feriscono». E infatti la deriva politica oscurantista che attraversa il Paese ci pone di fronte all’ennesimo attacco ai principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona. Il governo nazionale nega il riconoscimento dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, e intima ai sindaci di non procedere alle relative trascrizioni anagrafiche. Il motivo è che non si vuole legittimare il ricordo alla gestazione per altri («utero in affitto», lo chiamano, e non per caso). Un alibi vergognoso, che nulla c’entra con il riconoscimento di quel diritto. Un divieto da Stato etico, che colpisce soggetti indifesi e «colpevoli» di nulla, come i bambini, relegati in un’apartheid insopportabile per una Repubblica democratica fondata sul principio di uguaglianza.

Di fronte a tanta cinica inciviltà, c’è in tutta Italia un movimento di sindaci che si oppone a questa torsione culturale e morale, e chiede all’esecutivo non solo di autorizzare quei riconoscimenti anagrafici, ma di riconoscere il matrimonio egualitario, per consentire anche alle coppie omosessuali l’accesso alle adozioni ordinarie previsto per quelle eterosessuali. È una battaglia di civiltà, che dobbiamo e vogliamo sostenere con tutte le nostre forze.

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