Meloni e Salvini da Berlusconi al San Raffaele, vertice in corsia
Ci pensa Gianni Letta ad aggiungere qualche dettaglio direttamente dai piani alti dell’ospedale. Prima di andare via, scende a sorpresa dall’auto per parlare ai cronisti. Sono le 18. 50 e Salvini è ancora dal Cavaliere: «Quando sono arrivato – racconta Letta – Berlusconi stava guardando il Monza. Ha esultato per la vittoria sul Napoli e ha chiamato Adriano Galliani per fare i complimenti a lui e ai giocatori. Gli ha anche detto che lo guarderà da Fazio, stasera, quando presenterà il suo libro». Un riferimento malizioso, visto che qualche ora prima Salvini aveva esultato sui social per l’addio del conduttore genovese dalla Rai. Poi Letta va al dunque: «Berlusconi mi ha raccontato della visita affettuosa di Meloni: era soddisfatto. È stata una sorpresa gradita». Poi, andando via: «Mi ha dato anche un po’ di lavoro – dice mostrando una cartellina portadocumenti grigia – Questo vi dice che sta bene e continua a lavorare».
Meloni e Salvini volevano da tempo venire a visitare Berlusconi, ma i medici e la famiglia avevano chiesto di evitare ogni sforzo per l’illustre paziente, specie nella prima fase del ricovero. Le speranze di dimissioni delle scorse settimane avevano poi consigliato di rimandare ulteriormente. Invece, il Cavaliere, anche dopo il lungo videomessaggio inviato alla convention di Forza Italia del 6 maggio, non è pronto per lasciare il San Raffaele e l’impressione è che il ritorno ad Arcore non sia imminente.
Salvini ha raccontato ai suoi collaboratori di aver trovato bene il paziente Berlusconi, per andarlo a trovare è partito da Forte dei Marmi, nonostante sia atteso stamattina a Firenze, per un incontro sul passante dell’Alta velocità. La nuova versione del vertice di centrodestra aveva la priorità. —
LA STAMPA
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