I risultati definitivi delle elezioni comunali 2023, al primo turno, città per città
• Massa: centrodestra avanti Francesco Persiani
precede il candidato di cs Romolo Enzo Ricci: 35,6 contro 28,5.
Il dato politico: qui il cd paga le sue divisioni, col sindaco uscente Persiani sostenuto da Lega e Forza Italia ma non da Fratelli d’Italia, che 5 anni fa lo aveva appoggiato: il candidato meloniano Marco Guidi ha sfiorato il 20%.
• Latina: vince il centrodestra col 70,4%, Matilde Eleona Celentano
ha stravinto sull’ex sindaco di cs Damiano Coletta, fermo al 29,5.
Il dato politico: con soli due candidati, era di fatto un voto a turno unico.
L’unità delle coalizioni ha premiato la candidata fratellista, mentre
anche qui il campo largo tra Pd e 5 Stelle non ha dato frutti.
• Imperia: vince il centrodestra.
Il sindaco uscente Claudio Scajola
quasi triplica i voti dello sfidante di cs Ivan Bracco: 62,9 contro 22,5.
Il dato politico: l’ex ministro dell’Interno gioca a casa sua a insaputa degli altri, e li batte tutti: Bracco, l’ex poliziotto che per anni ha indagato
su di lui; ma in realtà anche il centrodestra, perché Scajola 5 anni fa corse da solo e vinse, e da solo è rimasto anche ora che i vecchi alleati smaniavano per salire sul suo carro. La rivincita l’assapora così: «Vedo che mettono su Imperia la bandierina del centrodestra. Non è così, mi sembra ci sia un errore».
• Sondrio: vince il centrodestra. Non c’è partita
tra Marco Scaramellini, 57,8%, e il candidato di cs Simone Del Curto, 39,2.
Il dato politico: la conferma del sindaco uscente è anche la conferma di come una certa Lombardia profonda sia ancora inaccessibile al centrosinistra.
• Treviso: vince il centrodestra. Mario Conte va ben oltre il doppio dei voti
del candidato di cs Giorgio De Nardi: 64,7 a 28,2.
Il dato politico: anche qui conferma del sindaco uscente e dell’ingiocabilità di gran parte del Veneto (non tutto) per il cs.
• Teramo: vince il centrosinistra. Gianguido D’Alberto
prevale nettamente sullo sfidante di cd Carlo Antonetti: 54, 5 contro 36,1.
Il dato politico: qui il sindaco uscente si conferma in un campo largo di centrosinistra, ma i 5 Stelle, poco sopra il 2%, si confermano irrilevanti.
• Brindisi: centrodestra in vantaggio. Giuseppe Marchionn
a
precede il candidato di cs Roberto Fusco: 43,7 contro 33,6.
Il dato politico: è una delle due città, con Ancona, che il cd conta di strappare al cs. I candidati di due liste civiche che hanno preso più del 10% faranno pesare i loro voti al ballottaggio.
• Terni: centrodestra in vantaggio. Orlando Masselli
precede il candidato civico Stefano Bandecchi: 35,6 contro 28,2.
Il dato politico: il ballottaggio sarà in realtà un derby di centrodestra, col cs solo terzo (il candidato Josè Maria Kenny si è fermato al 22%).
E dunque, qual è il senso del voto?
Francesco Verderami lo spiega così:
• Luna di miele «L’esito del primo turno ha dimostrato che il centrodestra non ha esaurito la luna di miele con i cittadini, mentre l’opposizione non ha usufruito per ora di un “effetto Schlein”».
• Situazione cristallizzata «Il responso delle urne conferma quanto anticipavano da settimane i sondaggi: una situazione cristallizzata, dove gli spostamenti nei consensi dei partiti si misurano in decimali; il vero test per maggioranza e opposizione saranno le Europee dell’anno prossimo».
• I problemi della maggioranza «Meloni oggi può rivendicare che l’economia italiana sta marciando a ritmi superiori alle attese. Ma dagli accordi per la gestione del Pnrr, alle intese sul nuovo Patto di Stabilità, fino alla ratifica del Mes, la premier sarà chiamata a scelte che impatteranno sul Paese e quindi sul giudizio dei cittadini. E la maggioranza in questi mesi ha mostrato una conflittualità interna che in vista delle Europee è destinata ad aumentare, per effetto della competizione interna esasperata dalla legge elettorale proporzionale».
• I problemi dell’opposizione «Fino alle Europee Meloni potrà contare su un alleato formidabile: l’assenza di un avversario. Perché il Terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi è un accordo tra separati in casa, e le urne hanno confermato quale sia il giudizio degli elettori. Perché il Movimento di Giuseppe Conte in Parlamento si regola di volta in volta sempre in contrapposizione al Pd, e intanto raccoglie l’ennesimo risultato mediocre alle Amministrative. E perché il Pd di Elly Schlein — al di là delle dichiarazioni di principio sui diritti civili — non ha ancora espresso una linea politica chiara su temi dirimenti, a partire da quelli economici».
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