La luna di miele con il centrodestra dura, Schlein fatica, male i 5 Stelle: l’esito del primo turno delle comunali
Dall’altra parte le forze di opposizione, oltre a svolgere il loro ruolo in Parlamento, dovranno dimostrare la capacità di costruire un’alternativa di governo. Al momento di questo processo non c’è traccia ed è presumibile che per un anno la situazione non muterà, dato che alle Europee ognuno correrà per sé. ELEZIONI COMUNALI 2023, NOTIZIE E AGGIORNAMENTI
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Fino ad allora Meloni potrà contare su un alleato formidabile: l’assenza di un avversario. Perché il Terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi è un accordo tra separati in casa, e le urne hanno confermato quale sia il giudizio degli elettori. Perché il Movimento di Giuseppe Conte in Parlamento si regola di volta in volta sempre in contrapposizione al Pd, e intanto raccoglie l’ennesimo risultato mediocre alle Amministrative. E perché il Pd di Elly Schlein — al di là delle dichiarazioni di principio sui diritti civili — non ha ancora espresso una linea politica chiara su temi dirimenti, a partire da quelli economici.
Ma soprattutto nessuno dei tre partiti appare per ora in grado di assumere la guida di un processo di sintesi che dia origine a un’alleanza. C’è tempo, è vero. Secondo l’ex ministro Dario Franceschini «se qualcuno pensa che la legislatura possa interrompersi, è folle. Il centrodestra governerà cinque anni». Nel frattempo però non si vede una road map delle opposizioni. E il voto di ieri non offre nemmeno uno di quei risultati che in passato forniva un alibi camuffato da speranza: il successo cioè in una «città laboratorio», capace di indicare la strada di una futura coalizione. Perciò i ballottaggi di una tornata elettorale assai limitata non possono rappresentare una reale rivincita e tantomeno indicare un’effettiva inversione di tendenza.
La situazione politica sembra così avvantaggiare Meloni, ma i passaggi a cui è atteso il governo richiederanno decisioni in certi casi dolorose. E la maggioranza in questi mesi ha mostrato una conflittualità interna che in vista delle Europee è destinata ad aumentare, per effetto della competizione interna esasperata dalla legge elettorale proporzionale. Contare sul fatto che il centrodestra non abbia avversari rischierebbe in prospettiva di rivelarsi un’idea esiziale. Perché davanti a una confusa gestione del Paese il governo potrebbe essere punito dagli elettori. Sarebbero loro nelle urne a rappresentare l’alternativa.
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