Giubilei, il consigliere di Sangiuliano che sponsorizza il filosofo pro Putin
Sarebbe da chiedere alla premier cosa ne pensi anche di De Benoist, lei che appare convintamente atlantista, mai distante, nemmeno di un soffio, dalle richieste degli Usa. Eppure ci fu un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui l’attuale premier era di quelle tesi che si nutriva: contro il mondialismo, contro la finanza di Soros nemico di Orbán, contro la globalizzazione, a favore dell’identità cristiana, e della Russia putiniana. Ma Palazzo Chigi si sa, fa cambiare in fretta idee e posizionamenti.
De Benoist resta un pensatore che piace molto agli uomini del melonismo, che lavorano sui nuovi orizzonti di una destra conservatrice. Dietro la fissazione di Sangiuliano per Antonio Gramsci e una «nuova egemonia» non di sinistra c’è il filosofo francese, autore tra i più citati dal ministro della Cultura, celebrato agli “Stati Generali della Cultura nazionale” organizzato per suo volere da Giubilei. Fu proprio lì, due mesi fa, che Sangiuliano annunciò con orgoglio che il suo giovane consigliere avrebbe conquistato uno spazio del Salone con De Benoist. «Merita un applauso – disse – fateglielo!».
LA STAMPA
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