Le spiagge e l’estate, la conta dei danni in Emilia-Romagna: «Corsa per riaprire»

Gli alberghi

Al telefono, il presidente Federalberghi Emilia-Romagna Alessandro Giorgetti ha il tono di voce rassicurante: «I danni sugli alberghi sono pochi, parliamo di una decina di casi in tutta la regione. Sul mare, le strutture in difficoltà saranno massimo due. Nessuno ha dovuto interrompere le attività. Noi abbiamo chiesto alle nostre delegazioni di verificare se ci fossero situazioni drastiche che riguardano principalmente i garage e i piani terra dove si trovano i front office». In diversi parcheggi sotterranei, molte macchine sono rimaste fagocitate dall’acqua. Quindi fa una distinzione: «Qualche albergo nelle zone di montagna però si è trovato in difficoltà a causa delle frane». Giorgetti, che ha attività economiche a Bellaria-Igea Marina, ammette di aver buttato via l’acqua della piscina appena ha saputo dell’alluvione: «Siamo arrivati filo filo e non ha inondato da nessuna parte». Ora, continua Giorgetti, stanno lavorando per migliorare gli spostamenti: «Oggi e domani abbiamo un torneo di beach volley con 1.500 atleti. Lo facciamo».

Le aziende

In difficoltà restano le aziende, molte quelle di trasformazione. Alcuni imprenditori si spostano in canotto, assicura il presidente di Confindustria Romagna Roberto Bozzi. Puntualizza: «Sono decine di miliardi di euro di danni. Diverse ditte dovranno aspettare mesi per rimettersi in moto». E, dice convinto, per le imprese è il momento di «tirar su le maniche e uscire dal fango»

CORRIERE.IT

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