Opposizioni prigioniere delle lotte intestine

E pazienza se la lotta interna non ha ancora permesso di ritrovare un equilibrio tra le correnti del Pd. Il risultato è che non si vede una ricomposizione delle opposizioni. Piuttosto, si assiste alla loro disarticolazione progressiva. La confusione è così palpabile da rendere difficile anche una previsione su chi e come si presenterà alle Europee del 2024, su questo fronte. In teoria, il Pd non ha avversari come prima forza di minoranza. E il sistema proporzionale acuirà, in Elly Schlein come negli altri leader, la tendenza a giocare per sé. Ma rimane l’incognita di una strategia che permetterà al Pd magari di ridimensionare nettamente un grillismo in crisi nonostante l’estremismo pacifista. Non, però, di diventare un’alternativa credibile e dunque potenzialmente vincente sul piano politico.

CORRIERE.IT

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