Schlein e Saviano stanno con chi contesta: ecco l’Italia dell’odio
Il presidente del Piemonte Cirio ha il pensiero rivolto alle prossime edizioni: «Quello che è successo è molto grave e non deve più accadere, L’organizzazione deve garantire che chiunque possa parlare», ha incalzato. Per Maurizio Gasparri, senatore di Fi, «a forza di denigrare e di insultare gli esponenti del centrodestra, con frullati di livore e menzogne, si evoca l’intolleranza e talvolta la violenza».
La solidarietà alla Roccella è arrivata pure dal presidente del Senato Ignazio La Russa. E da Matteo Renzi, unica eccezione della minoranza, che ha solidarizzato col ministro, citando il «fascismo degli antifascisti» di Pasolini. E le altre opposizioni?
Silenzi. Anzi il Pd, con Rossomando, che se l’è presa con la Montaruli per aver gridato «vergogna!» a Lagioia. Sempre per la fuga di cui sopra. Un tacere questo della sinistra – che ha il sapore della diretta alle femministe e agli eco-attivisti anti-Roccella. Si è distinto Roberto Saviano per cui la Roccella sarebbe andata al Salone per «provocare». «Provocatorie», per lo scrittore, anche le parole di La Russa e Sangiuliano. Fratoianni ha usato l’espressione «voglia di epurazione» per le «urla» della Montaruli. Chi si è recato alla kermesse con la «voglia di epurazione» tifa proprio per il lato della scacchiera di Fratoianni e compagni. Elly Schlein, in serata, ha affermato che il governo ha «un problema con il dissenso». La sinistra – quella sì – sembra avere qualche problema con la dialettica pubblica, dunque con la democrazia.
IL GIORNALE
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