“Questi attivisti ripetono solo banalità. I veri ambientalisti? Quelli che spalano”
L’alveo di questi corsi d’acqua è molto ampio, soprattutto nei pressi delle fasce costiere meno acclive che spesso, nei periodi di piena, danno luogo ad esondazioni. Col tempo, la necessità di reperire spazi da destinare all’espansione urbana questa porzione di alveo è stata oggetto di intensa urbanizzazione con creazione di argini, riducendo le sezioni naturali idrauliche. Se questi interventi sono realizzati non rispettando le dinamiche dei sistemi morfo-idraulici, l’arrivo delle piene non trova condizioni di equilibrio, le portate superano, o rompono, gli argini artificiali e si riversano nelle aree urbanizzate circostanti che, un tempo, rappresentavano il loro letto. Oggi, quasi sempre le fasce urbanizzate esterne si trovano a quote inferiori, rispetto alle quote di scorrimento dell’acqua, disperdendosi con facilità nelle strade e invadendo abitazioni, soprattutto quelle semi-interrate».
IL GIORNALE
Pages: 1 2