Crollo del ponte Morandi, Gianni Mion e la rottura con i Benetton: «Eravamo incompetenti»
«Non ci ho pensato»
Ieri l’ha confermato davanti ai giudici aggiungendo che il suo grande rammarico è di non aver detto nulla. Gli abbiamo chiesto perché non l’ha fatto: «Perché non ci ho pensato, perché abbiamo creduto che non fosse necessario, perché così dicevano gli altri, i competenti... E invece dovevamo intervenire come è stato fatto adesso, mettendo in sicurezza le strade, i ponti, le gallerie». Cosa fa ora Gianni Mion? «Il pensionato, cosa vuole». L’avvocato di uno degli imputati chiede che venga indagato. Tattica processuale, per rendere nulla la deposizione. «Ma che mi indaghino pure, che ci posso fare se questa è la verità».
CORRIERE.IT
Pages: 1 2