Schleinomics, la politica economica della segretaria Pd: “Io una nerd, dobbiamo redistribuire i profitti del digitale”

Per avere una tassazione più equa bisognerebbe poi «riorganizzare le patrimoniali» e puntare a «un sistema ad aliquota continua». Il contrario, insomma, della flat tax, dietro la quale, per Schlein, «c’è l’idea che faccio mancare servizi alle persone che non se li possono permettere da sole». Due i fari, progressività fiscale e redistribuzione, «a partire dalla riforma del catasto in un senso più equo» e dal fatto che in Italia «c’è una delle tassazioni sulle successioni più iniqua e più bassa». A Bruxelles, invece, bisogna lavorare per un’armonizzazione fiscale anti-elusione perché «il principio fondamentale deve essere che le tasse si pagano dove si fanno profitti, non dove si fanno accordi con un governo compiacente che pensa di essere più furbo del suo vicino».

Prima di spostarsi ad ascoltare un incontro sulla crescita sostenibile, dove il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni l’ha invitata a sedersi in prima fila, Schlein risponde anche a una domanda sulle correnti del Pd. «È l’unico partito plurale rimasto in Italia – rivendica- . E comunque non ci potrebbe mai essere una corrente di schleiniani, anche solo perché è difficile da pronunciare». Una battuta. L’unità del partito, nei prossimi mesi, si misurerà proprio sulla «Schleinomics».

LA STAMPA

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